L’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è da tempo al centro di discussioni scientifiche sul suo coinvolgimento nelle modificazioni posturali, ad evidente conferma del concetto di unità e globalità del corpo, cardine della medicina olistica.

L’articolazione temporo-mandibolare è un’articolazione doppia che si stabilisce tra i due condili della mandibola e le fosse mandibolari e tra i quali è interposto un disco articolare denso fibrocartilagineo. Quest’ultimo è molto importante in quanto permette complessi movimenti offrendo all’articolazione una forza e una mobilità incredibili.

Basti pensare che l’ATM viene utilizzata tra le 1500 e 2000 volte al giorno ed è dunque l’articolazione più usata nel corpo umano. È impiegata durante la masticazione, deglutizione, fonazione, respirazione e per questo motivo le sue ossa, i suoi muscoli e le sue cartilagini si possono deteriorare con il tempo comportando disturbi a carico dell’articolazione stessa. Una disfunzione dell’ATM può provocare adattamenti di alcune parti del corpo, soprattutto a livello del rachide cervicale e dorsale alto, modificando la struttura sotto stress e provocando al paziente dolore e sconforto. La disfunzione dell’ATM è in pratica uno stato di disarmonia delle componenti stomatognatiche ad eziologia multifattoriale in cui ritroviamo fattori predisponenti (stati carenziali e traumi), fattori determinanti (perdita della dimensione verticale, disarmonia scheletrica e funzionale e torsioni mandibolari creati ad esempio da cross bite), fattori scatenanti (esempio una labilità psicologica) e fattori condizionanti (tempo e intensità della noxa, soglia individuale).

Il paziente affetto da disordine temporo-mandibolare può riferire i seguenti segni e sintomi: dolorabilità articolare e muscolare, click mandibolari, restrizione o limitazione di movimento mandibolare e difficoltà ad aprire la bocca. Questi sono gli indici clinici principali ma possono essere associati con altre condizioni che coinvolgono la regione della testa e del collo come emicrania, dolore cervicale o dorsale alto, fibromialgia, acufeni, vertigini, ipoacusia e otiti.

La sintomatologia delle disfunzioni dell’ATM è però percentualmente più spesso caratterizzata da alterazioni muscolari ed articolari.

Di questo, il dott. Aldo Mellace, Medico chirurgo, Dentista, perfezionato in posturologia e kinesiologia in chiave occlusale, è il principale operatore medico scientifico presso lo Studio Medico Dentistico Mellace Namasté di Squillace Lido.

Il dott. Aldo Mellace ci illustra in un suo breve intervento le connessioni tra la bocca e il resto del corpo, in particolare con l’apparato muscolo-scheletrico.

“Dallo studio combinato della verticale di Barret, che dovrebbe dividere il corpo in due perfette metà verticali, dei piani orizzontali, bipupillare, vestibolare e occlusale, che devono essere paralleli tra loro e il piano terra, e di altri parametri fisiologici, riusciamo a intervenire sugli aspetti patologici e ripristinare la corretta postura fisiologica. – spiega il dott. Mellace – che prevede anche un appoggio podalico normale e simmetrico ed un carico posturale equilibrato”.

“Ci troviamo in una disfunzione posturale quando questi parametri fisiologici sono alterati, sul piano frontale, sagittale, orizzontale.

Quando c’è una disfunzione posturale, quasi sempre si verifica una asimmetria dell’appoggio podalico ed una alterazione dei carichi posturali. Troviamo ad esempio un baricentro spostato in avanti, molto oscillante, con carichi più importanti da un lato piuttosto che da un altro”.

“Nel nostro centro dentistico Namasté, quasi quotidianamente ci imbattiamo in queste disfunzioni posturali. Tramite un “reset” della bocca osserviamo subito un miglioramento. Lo scopo della posturologia è proprio questo: il rilevamento delle cause responsabili della disfunzione posturale”.

Il dott. Mellace analizza, in particolare, un caso clinico di Laterodeviazione mandibolare. Con indagini strumentali (kinesiografia e radiografia dell’atm) le ipotesi del dott. Mellace trovano conferma: ci troviamo davanti ad una verticale di Barret non simmetrica, con una accentuata deviazione del tronco verso destra. Queste alterazioni si ripercuotono dalle testa…ai piedi: un esame stabilometrico quantifica quanto carico vi sia più da un lato e non dall’altro. A seguito dell’intervento del dott. Mellace e di un test di Meerseman, subito la postura comincia a migliorare fino a ritornare nei valori di norma.

“Vi è un’importante correlazione tra occlusione e postura – conclude il dott. Mellace – e va intercettata, soprattutto nei bambini”.

 

IL DOTT. ALDO MELLACE

Medico chirurgo, Dentista. Perfezionato in posturologia e kinesiologia in chiave occlusale. Con il suo importante bagaglio di esperienza medico-scientifica, è il professionista d’eccellenza adatto ad interpretare le connessioni tra la bocca ed il resto del corpo, in particolare quelle con l’apparato muscolo-scheletrico.

Il ripristino della postura fisiologica, tante volte, passa proprio dalla bocca. Molti sono i fattori che contribuiscono ad una corretta postura o che viceversa, da una postura scorretta finiscono per influenzare il benessere del corpo in tutti i suoi aspetti, in particolare quelli gnatologici.

Tra questi aspetti da valutare, vi è senza dubbio l’appoggio podalico, il carico posturale, il baricentro. Ci troviamo innanzi ad una disfunzione posturale quando questi parametri, valutati strumentalmente, risultano alterati.

Intercettare la correlazione tra postura e occlusione è importante, soprattutto nei bambini. Il dott. Aldo Mellace, nel suo Studio, lo fa con attenzione e dedizione da oltre trent’anni. Affidabilità ed esperienza.